Caso Aziendale n°1
Il fatto è questo: valutazione di un asset aziendale per considerarne un'eventuale acquisizione.
Tocca studiare innanzitutto i bilanci della società target, esaminarne la posizione competitiva, la quota di mercato, gli assets, le tecnologie e, soprattutto, la profittabilità dell'azienda: l'azienda è in grado di generare utili? Farà soldi in abbondanza? Quanti anni ci metteranno gli investitori a ripagarsi l'azienda? Tutte le domande sono la base concettuale della mappa che, sotto forma di flow-chart, saranno la base del piano di lavoro.
In sostanza proiettare la redditività aziendale e quindi procedere all'attualizzazione del flussi di cassa futuri al fine di valutare un ritorno sul capitale investito. Cosa serve?
A. ANALISI PREVENTIVA
I bilanci, come detto, il business model dell'azienda e, quindi, mettere nero su bianco il modo in cui fa i soldi l’ azienda target.
Il Mercato L’andamento del mercato nel settore di riferimento, la normativa, le prospettive, le analisi di sviluppo del settore, articoli di giornale, ricerche istituzionali, i player del comparto, il fabbisogno per i potenziali clienti, la concorrenza.
La concorrenza Lo studio dei competitors. Chi fa, sul mercato, il mio stesso prodotto? Come sono posizionati loro sul mercato e qual è la loro redditività? Dove si trovano? Posso competere con questi soggetti? Posso offrire un prodotto migliore?
La Filiera Produttiva Da dove mi arriva la materia prima, l’approvvigionamento? Com’è posizionata la società nella filiera produttiva, da quali aziende è dominata e da quali dinamiche di mercato?
Quanto quota di mercato posso conquistare, dove mi posso posizionare? Il mercato di riferimento, ovvero dove vado a vendere il mio prodotto. Chi è interessato al mio prodotto? Chi vuole il mio prodotto? Chi mi cerca per il mio prodotto? Posso differenziare la produzione? Quante tipologie di prodotto sono in grado di produrre? Qual è la richiesta del mercato? In quale prodotto riesco meglio? Che prodotto faccio che gli altri non fanno?
Si passano così in rassegna le varie fasi della produzione, i centri di costo, i centri comuni e di servizio e determinare il costo delle unità di prodotto. Ovvero quanto mi costa produrre il prodotto X piuttosto che del prodotto Y e con che cosa produrlo? Quindi l’approvvigionamento, cioè come mi procuro materie prime, sussidiarie, di consumo e le energie? Guardare al mercato e conoscere i miei potenziali fornitori e a quale prezzo di mercato? Posso sostenerne il costo? Come fanno gli altri?
Il Processo Produttivo Com’è fisicamente composta la società target, com’è dislocata? Di quanti stabilimenti si avvale? Come sono suddivisi gli impianti ed i reparti produttivi? Ma, soprattutto, posso praticare una standardizzazione dei processi aziendali? Come avviene il processo di lavorazione per arrivare al prodotto finito, la commercializzazione ed il post vendita? Com’è la catena del valore e l’organizzazione interna?
La catena del valore e l’organizzazione interna
Aree di business e i prodotti Individuare il settore prevalente in cui opera la società, com’è posizionato il prodotto/i e la tipologia di prodotto/i out-put. Andare ad elencare le tipologie di prodotto, gli sbocchi sul mercato, evidenziarne le qualità e stabilire ed identificare quali sono le aree di business dell’azienda.
Key Risk ed analisi SWOT
Adesso, aspetto fondamentale, è valutare in modo acritico i key risk ovvero fattori di successo, come le proiezioni del business, l’ottimizzazione dei processi operativi fondamentali, l'espansione pianificata e i fattori di rischio critici che possono minacciare seriamente il successo del business per esempio, in caso di una newco, che i potenziali finanziatori terzi non ritengano la proposta di business meritevole e/o non eroghino gli importi generali richiesti.
Non meno l’analisi SWOT, S-trenght - punti di forza, W-eakness – di debolezza e poi le O-pportunities – opportunità e le T-hreats – minacce.
B. ANALISI PRELIMINARE
L’organizzazione ed il management
Ora con quali persone dovrò fare tutto questo? La società, l’organizzazione ed il management. La storia della società, l’organizzazione, l’organigramma, il personale, la composizione sociale. Chi sono i soci, da dove vengono che passato imprenditoriale hanno? Chi sono gli amministratori, cos'hanno fatto e cosa saranno capaci? Come sono organizzati i manager, i responsabili, i tecnici gli operai e gli impiegati. Hanno una vision-mission, un piano di budgeting e programmazione, controllo e analisi dei risultati?
La valutazione del personale, la capacità della direzione e del management. L’analisi e la selezione del personale è una fase lunga e difficile, per cercare talenti occorre tempo quando vuoi costruire un team vincente.
Mission-Vision
Mission esempio che il team gestionale ritiene di rivolgersi ad un mercato destinato a crescere in modo considerevole e di offrire una linea di prodotti ben concepita e consolidata. Vision: diventare l’operatore di riferimento preminente del settore in Italia e nel mondo.
C. DETERMINAZIONE DEL VALORE
Discounted Cash Flow Dopo aver analizzato la posizione competitiva della società, la quota di mercato, le qualità del management è necessaria un'analisi delle performance economico-finanziarie e della situazione patrimoniale, sia relativamente ai dati storici, sia e soprattutto riguardo alle prospettive future. Analizzare gli obiettivi di medio-lungo termine e le azioni.
Si predispongono budget degli acquisti, delle vendite, e, soprattutto un business plan pluriennale con le proiezioni, dei principali risultati economico-finanziari, patrimoniali e la proiezione dei flussi di cassa al fine di raggiungere alla determinazione del valore della società. Uno dei metodi finanziari più usati è il DCF (Discounted Cash Flow) ovvero l’attualizzazione dei flussi di cassa e del valore futuro della società e determinarne il prezzo.
Acquisto Sarà, infine, compito dei tecnici e dei legali verificare la qualità degli impianti e delle tecnologie, delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, dei documenti, delle autorizzazioni, degli atti e delle certificazioni. Le informazioni raccolte servono ai negoziatori, qualora si decidesse di andare avanti, per impostare la trattativa entro un range di prezzo attorno al quale arrivare ad un preliminare e poi al contratto finale d’acquisto.