Bisogna mettere gli stop-loss?
<Il Guerriero prima di vincere una battaglia muore!>
(
Combattere senza paura di perdere è la via che porta alla vittoria).
Carlos Castaneda / Don Juan Matus
Lo stop loss (SL) è lo strumento più importante del risk management, rappresenta una delle strategie rivolte alla salvaguardia del proprio capitale. Quello che dobbiamo fare, il nostro obiettivo, è di praticare un trading efficiente e profittevole con un buon rapporto rischio/rendimento (o Risk Reward), questo permette di capire in anticipo quanto di un trade è la percetuale possibile/probabile di perdita prima ancora di quanto potenzialmente potremmo guadagnare. Questa percentuale deve corrispondere all'importo che siamo disposti a rischiare per singolo trade e quanto del nostro capitale totale siamo disposti a perdere. Esempio: un capitale di € 100.000,00 messo a mercato con 10 titoli da 10.000,00, con una percentuale del 5% che si è disposti a rischiare. Avremmo € 5.000,00 da suddividere fra i 10 trade, ovvero rischiamo, possiamo rischiare, € 500,00 per ogni singolo titolo.
La regola ferrea è che gli stop-loss vanno messi sempre. Lo stop-loss rappresenta il costo industriale (o di produzione) per un trader. Esso è di fondamentale importanza, per questo bisogna pianificare dove vanno piazzati, in che percentuale, in che importi e vanno messi subito a mercato. Anche se, c'è da dire, nella realtà una percentuale di traders non li mette per effetto della c.d. "avversione alle perdite" e, cioè, che gli investitori hanno più paura di perdere che piacere di guadagnare. Capita, quindi, che non si mettano gli stop-loss; rientra nella psicologia dell'investitore.
Gli stop-loss vanno accettati con tranquillità e serenità specie quando si è certi di aver seguito il proprio metodo che nel medio/lungo periodo sta dimostrando essere profittevole. Ma per quanto il nostro trading possa essere profittevole e vantaggioso ricordiamoci che il mercato è sempre imprevedibile.
Le perdite sono essenziali per crescere come trader ed anche come persona, c'è tanto di noi e tanta psicologia nel trading: ci confrontiamo con noi stessi e non con il mercato.
Quello che possiamo fare, da trader, è pianificare la nostra posizione al verificarsi di certi eventi. Dobbiamo avere una nostra metodologia. Lavoriamo su una statistica, su quello che ci porta di più, e spesso, a risultato. Siamo (imperativo presente) bravi a gestire l'emotività. Inseriamo lo stop-loss, il take profit, così come il punto di entrata e poi ci dobbiamo chiedere: "questa operazione è un investimento finanziario razionale e conveniente"?
Non esiste vento favorevole per il
marinaio che non sa dove andare.
SENECA
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