domenica 26 gennaio 2020

Quali sono i fondamentali di un’azienda?



Quali sono i fondamentali di un’azienda? Come capire se un’azienda “va bene” senza essere esperti di economia aziendale?





L’analisi tecnica funziona (v. post) ma se vogliamo stare più tranquilli, conoscere lo stato di salute delle società sulle quali si investe è essenziale.
Molti fanno dell’analisi fondamentale una filosofia di investimento; calcolare il valore di una società (fair value), ma qui ci occuperemo dei fondamentali in senso stretto per rafforzare e confermare, ove ce ne fosse bisogno, i presupposti dell’analisi tecnica. Ma da dove si capisce quando ci troviamo davanti ad un’azienda sana? Ad ogni indicatore corrisponde un fondamentale, individuare quali sono, cosa essi indicano e che informazioni si possono trarre è "fondamentale" prima di investire i propri risparmi. 








analisi dei titoli azionari per fare trading ed investimenti

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FONDAMENTALI

- Fatturato (le fatture di vendita), Ricavi;
- Crescita del fatturato; 
-EBITDA;
(utili prima degli interessi, delle imposte, delle svalutazioni e degli ammortamenti) (produzione),
- EBITDA margin, 
- Cash-flow (i flussi di cassa), 
- Posizione finanziaria Netta PFN e/o Indebitamento, 
- Utile,
- Patrimonio, 
- Ritorno sul capitale investito


INDICATORI

1) Crescita;
2) Redditività;
3) Efficienza;
4) Solidità;
5) Solvibilità.


INDICATORI FONDAMENTALI

1) Ricavi e trend di fatturato;
2) EBITDA ed Ebita margin;
3) CCN;
4) Rapporto mezzi propri/mezzi di terzi;
5) DSCR



1) Crescita del fatturato, un trend positivo nel tempo è un segnale di redditività, capacità di produrre reddito.
Il calcolo della crescita del fatturato (GR) è semplice ma per approfondire è meglio calcolarlo su più anni con la formula del tasso annuo di crescita composto (CAGR) per scoprire come fatturati apparentemente esplosivi siano ridimensionati e più veritieri.


Calcolo Crescita annua fatturato (Growth Rate)





Calcolo Tasso annuo di crescita composto (Cumulative Average Growth Rate) CAGR






2) Ebitda, ed Ebitda Margin, la percentuale di fatturato che residua dopo che sono stati sottratti dai ricavi (fatturato) i costi monetari della gestione corrente: consumi, il costo del lavoro (no TFR) e i servizi. Non sono calcolati svalutazioni e ammortamenti.





3) Efficienza. Fatturato e margine non bastano. Le marginalità devono essere trasformate in liquidità, ciò significa aver ottimizzato la gestione del capitale circolante (CCN), tempi medi ridotti del “ciclo del circolante” es. , del ciclo produttivo nella trasformazione delle MI in PF, dei tempi di incasso e dilazioni di pagamento.



Il CCN ha lo scopo di verificare l’equilibrio finanziario dell’impresa nel B/T. Aumenti delle rimanenze possono indicare difficoltà a vendere i prodotti, aumenti dei crediti la difficoltà ad incassare subito e concedere, quindi, dilazioni di pagamento ai propri clienti oppure pagamenti anticipati ai fornitori diffidenti.

La Liquidità Immediata somma il denaro in cassa e i saldi attivi di c/c. (Il rapporto con le Passività Correnti è l’indice di liquidità immediata).  Il Capitale Circolante Lordo considera solo la somma di Cassa/Banca , i Crediti entro l’Esercizio corrente e le Rimanenze di Magazzino. Il Capitale Circolante Netto Commerciale CCNC  invece è dato da ((Crediti c/Clienti + Rimanenze) – Debiti v/Fornitori. 



4) Solidità. L’indicatore che misura il livello di solidità dell’azienda è il rapporto tra capitale di terzi (D) e capitale proprio (E). Più elevata è l’incidenza dei debiti finanziari rispetto al capitale proprio più elevato è il livello di rischio dell’azienda in caso di crisi di qualsiasi natura; Mantenere un buon equilibrio tra mezzi propri e mezzi di terzi (Rapporto di indebitamento) In linea generale valori inferiori a 3 sono sinonimi di azienda sana. 

Debt/Equity = PFN/PN = Posizione finanziaria netta/Patrimonio netto



 5) Solvibilità. La capacità di coprire i debiti finanziari attraverso i flussi di cassa generati dalla propria attività operativa, quella direttamente interessata alla produzione (EBITDA). Elevati flussi di cassa segnala la capacità di sostenere gli investimenti e, se occorre ricorrere ad importanti livelli di indebitamento riuscendo a pagare i gli interesse e rimborsare il debito, senza ricorrere ad iniezioni di capitale proprio. Un indicatore utile per valutare la sostenibilità del debito è il Debt Service Coverage Ratio (DSCR) dato dal rapporto tra flussi di cassa della gestione corrente e oneri finanziari più quota capitale del debito da rimborsare. NB: D&A non assorbono risorse, sono costi non monetari

Flusso di cassa della Gestione Corrente = EBITDA - T - ΔCCN   




Ci aiuta a capire se l'azienda è solvibile e non vulnerabile, cioè è capace di rimborsare il Capitale di terzi.
Possiamo anche mettere in rapporto il debito e il fatturato, considerare la diminuzione del debito a/a anno su anno, nello specifico la PFN (Posizione Finanziaria Netta) un dato che tutti guardano o, se indebitata e/o negativa è chiamata anche Indebitamento finanziario Netto.

Importanti sono gli Utili, il risultato di esercizio. Un'azienda incapace di produrre utili è già un campanello di allarme a meno che ha degli investimenti che produrranno guadagni nel lungo periodo. Basti pensare a Tesla.  Possiamo osservare anche gli Utili reinvestiti - investimenti e capire quindi se l'azienda si autofinanzia senza ricorrere al capitale di terzi e contrarre, quindi, debiti. Guardare il Patrimonio Netto e al ritorno sul capitale investivo, meglio conosciuto come ROI - Return On Investments, rapporto tra reddito operativo e capitale proprio: quanto del mio investimento sarà ripagato ed in quanto tempo. Tutti questi strumenti sono utili a ridurre il nostro rischio sull'investimento che intendiamo mettere in atto e che fanno aumentare le nostre probabilità di successo.


Leggi anche >> +50% IN UN ANNO - Titoli azionari scelti per il 2019
>> La Scelta dei Titoli Azionari per il del 2020


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giovedì 16 gennaio 2020

EEMS E COSA SAPERE



EEMS si presenta come "gruppo internazionale, leader mondiale nell'assemblaggio e nell'attività di test e semiconduttori e memorie D-RAM, maggiore produttore nazionale nel settore fotovoltaico (...)  Il Gruppo è quotato dal 2006 presso il Mercato Telematico di Borsa Italiana, nel segmento MTA (www.eems.com)

Dal comunicato del 30/12/2019 la PFN presenta un indebitamento di € 719mila.

EEMS Non svolge nessuna attività operativa a partire dal dicembre del 2014 a seguito dell'esecuzione della procedura concorsuale poi chiusa il 21/02/2017.

Dal 04/08/2015 l'azionista di riferimento GALA Holding SRL che detiene l'89,98% del capitale.

Gala Holding Srl è controllata da GALA SPA in liquidazione dal 03/05/2018 allo scopo di liquidare, appunto, l'attivo e all'estinzione del passivo entro un termine temporale di 5 anni.

BLACK-LIST - Dal 13 settembre 2012 Richieste di divulgazione di informazioni ai sensi dell'art. 114 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 - Obblighi di informativa mensile le c.d. black list consob. Black-list gennaio 2020


Link
Relazione finanziaria annuale al 31/12/2018 Gala in liquidazione Spa
Comunicato stampa mensile art. 114 30/12/2019 EEMS


mercoledì 15 gennaio 2020

TITOLI AZIONARI 2020 AGGIORNAMENTI SULLA GESTIONE



15/01/2020 - Depennato dalle riserve il titolo EEMS, sostituito con SNAM. Nella watchlist entra Iervolino Entertainment

La formazione aggiornata 

TITOLARI
1) Enel 2) Esprinet 3) Nexi 4) Amplifon 5) Biesse 6) Technogym 7) Falck Renawables 8) Stm 9) Eurotech 10) Sesa 11) Innovatec

RISERVE
12) Terna 13) Anima Holding 14) Interpump 15) Azimut 16) Prysmian 17) El.En. 18) Juventus 19) Eles 20) Snam  21) Moncler 22) Expert System

WHATCLIST
Brembo Datalogic Diasorin La Doria Iervolino Entertainment

ESLUSI
Eems (motivazioni)

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mercoledì 8 gennaio 2020

Scelta Titoli Azionari del 2020 - La squadra di Trading-Star (Anteprima)

22 Titoli scelti per il 2020. Quest'anno scende in campo un team di stock-"cherry"-picking per sfidare la straordinaria performance del +50% realizzata nel 2019 da Trading-Star


Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.

Dante - Inferno Canto XXVI vv. 119-120


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Dogs of the Dow. Tra conferme del 2019 e new-entry la scelta non è stata molto semplice, poiché diversi titoli azionari hanno una configurazione grafica molto simile (e non del tutto eccezionale) in giro non è che ci sia un granché. Un portafoglio ideale dovrebbe contenere 6-7 titoli al massimo 10-11 quando il mercato è al top. Una selezione 2020 non solamente basata su analisi tecnica e grafica, ma anche su price-action ed analisi fondamentale (CIN, Patrimonio Netto, PFN, Cash Flow, ROI). Tra i titoli scelti ci sono dei punti di forza, di debolezza, trappole e minacce, ma rispetto alla rigidità dello scorso anno che prevedeva 10 titoli fissi per 365 giorni, la gestione sarà più fluida, ci sarà una squadra titolare, le riserve, una watchlist dei cambi in corso ed un'apertura ai titoli che saranno la rivelazione del 2020.
LA SQUADRA TITOLARE



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LE RISERVE

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   QUOTAZIONE DEI TITOLI AL 31/12/2019




Enel Esprinet Nexi Amplifon Biesse Technogym Falck Renawables Stm Eurotech Sesa Innovatec Terna Anima Holding Interpump Azimut Prysmian El.En. Juventus Eles Eems Moncler
Expert System Brembo Datalogic Diasorin La Doria Snam
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martedì 7 gennaio 2020

+50% IN UN ANNO - Titoli azionari scelti per il 2019

Ad inizio anno ci siamo chiesti quali potrebbero essere i titoli migliori nel 2019.
A fine anno la "scommessa" EUROTECH ha performato +160%

Prevedere la borsa è impossibile ma... (per approfondire). Al 31 dicembre il FTSE in un anno ha segnato +28,28%. I Titoli della selezione Trading-Star +49,99%.


                                            Questo post ha carattere puramente didattico, prima di proseguire leggere il disclaimer                                 





TOTALE 49,99%

Dai titoli in portafoglio +47%
Dai dividendi incassati un ulteriore +2,99%








(video dal post "10 TITOLI DA OSSERVARE PER IL 2019"


Il video del 31 marzo 2019




Il video del 30 giugno 2019



Il video del 30 settembre 2019







 disclaimer


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